mercoledì 10 aprile 2013

Eurobond? Dove sono i nostri politici?

La Slovenia è in sofferenza. Il primo ministro Bratusek a Bruxelles dichiara che il suo paese non è intenzionato a chiedere aiuti, ma a giugno dovrà restituire la prima tranche da 1 miliardo di euro dei 3 che il piccolo paese di confine dovrebbe ridare entro fine anno. Anche ad un osservatore poco attento apparirà subito chiaro che, di fronte ad una asta sui propri titoli di stato che ha raggranellato poco più del 50% rispetto ai 100 milioni previsti, la Slovenia diventerà facilmente insolvente e un caso Cipro 2 (o se volete Grecia 3) è dietro l'angolo, come l'estate.

Intanto il finanziere Soros scrive un editoriale dove avverte la Germania che l'unica soluzione per uscire da questo euro-stallo è l'adozione di eurobond, ai quali la Merkel non ha mai rivolto nemmeno un pensiero. Soros sottolinea poi il fatto che dovrebbe essere la Germania, eventualmente, ad abbandonare l'euro e non l'Italia, il cui debito è così grosso che una sua ristrutturazione potrebbe essere molto difficile per non dire impossibile; Sul primo punto siamo d'accordo ma sul secondo meno.

E' chiaro che negli altri paesi e non nel nostro, salvo rare eccezioni, il tema del futuro della moneta unica è ormai entrato nei quotidiani, negli editoriali, nei dibattiti televisivi. Molti esperti e non esperti si sbilanciano in previsioni, valutazioni e proposte per affrontare nel miglior modo possibile (o nel "meno peggio" modo possibile) quello che sarà l'inevitabile.

In Italia, per contro, nessuno e dico nessuno di coloro che hanno il potere di farlo ne discutono. I nostri politici sono avvitati in una situazione che non vede sbocchi mentre il paese muore. Non sono d'accordo con chi afferma che serve un governo per porre rimedio alla crisi che ci sta devastando perchè il governo che servirebbe dovrebbe essere composto e guidato da personalità in grado di affrontare il problema della moneta unica, andare a Bruxelles e sbattere i pugni sul tavolo per ridiscutere i parametri dei trattati che ci stanno facendo retrocedere dal punti di vista economico e, di riflesso, sociale.

Ma chi c'è, ad oggi, nel panorama politico italiano con la volontà ma anche solo con l'IDEA di discutere i temi europei?

Andrea Visconti

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