giovedì 4 aprile 2013

Discussioni in famiglia...

Mi è capitato nei giorni scorsi di discutere con alcuni parenti della situazione economica, in una simpatica chiacchierata metà da bar e metà seria.
Io ho portato avanti, naturalmente, la mia tesi, ovvero una Germania egemone, una moneta che blocca la crescita (impossibilità di svalutazione o comunque di un controllo sulle politiche dei singoli stati), l'austerity imposta che taglia le gambe a tutti i paesi in sofferenza, la questione Cipro, etc.

Naturalmente la più grande obiezione che mi sono sentito rispondere è stata : "si ma allora se si torna alla lira la svalutazione? quanto ci costerebbero le materie prime? ".

Vorrei condividere con voi alcune informazioni utili per chi, come è successo a me, possa trovarsi un giorno a diffondere il messaggio e debba rispondere con validi argomenti.
Il tema quindi è il seguente, cosa succederebbe se tornassimo alla moneta sovrana in riferimento alla necessaria svalutazione e andassimo a comprare beni (materie prime) all'estero?

Prendiamo ad esempio il caso del 1992, quando la lira fu pesantemente svalutata. Un svalutazione monetaria (come quella che andremmo a subire in caso di uscita dall'euro) porta ad un aumento dei prezzi delle materie prime per noi che le compreremmo e di conseguenza un aumento dei prezzi (le materie per fare prodotti costano di più e questa differenza viene poi caricata sul prezzo finale, giusto?) e l'inflazione aumenterebbe.
Bene.
Posto che un economista serio ti direbbe che non ci sono spiegazioni scientifiche del collegamento fra svalutazione e inflazione (che infatti NON ESISTE), l'Italia del 1992-1993 e mettiamoci anche il 1994 avrebbe dovuto subire un incremento di inflazione mostruoso.
Bene.
Non è andata così. Anzi.

Ecco il grafico annuo dell'inflazione in Italia nel 1992:


Ma come? E' scesa dal quasi 6% al quasi 4,8%? Com'è possibile?
Ma sicuramente l'anno dopo sarà cresciuta, questa benedetta inflazione...

Vediamo allora l'inflazione in Italia nel 1993:


Ma come? A fine '93 era sotto il 4,4%?? Com'è possibile? Si vede dal grafico che, ad eccezione di un rimbalzo a circa metà anno (che comunque non ha mai superato il 5%), l'inflazione è SCESA e a fine anno si assestava sul 4,3% - 4,4%. 
Bene, ma sicuramente nel 1994 ha ripreso a galoppare.. NO:


Incredibile vero?
No, non lo è. non c'è alcuna correlazione fra svalutazione e inflazione, un cambio valuta con conseguente sgancio dal cambio fisso (situazione attuale con l'euro adesso e con l'ecu nel 1992) non porta ad un automatico incremento dell'inflazione.

Finiamo in gloria. A quel parente (perché sicuramente anche voi ne avete uno terrorizzato all'idea di pagare 300 volte in più un litro di benzina) potrete rispondere con questo dato (copiate e incollate i dati seguenti su un biglietto che potete comodamente tenere nel vostro portafoglio ed esibire alla bisogna):
il costo finale di un litro di carburante si compone di tre fattori:
  1. costo della materia prima
  2. accise
  3. IVA (quindi una tassa su una tassa ACCISE + IVA sulle accise, pazzesco)
il costo della materia prima incide nella misura del 35%, il resto sono imposte. Per curiosità vi elenco cosa compone la voce "accise":

1,90 lire (oggi corrispettivo in euro) per il finanziamento della guerra di Abissinia del 1935.
14 lire per il finanziamento della crisi di Suez del 1956.
10 lire per il finanziamento del disastro del Vajont del 1963.
10 lire per il finanziamento dell’alluvione di Firenze del 1966.
10 lire per il finanziamento del terremoto del Belice del 1968.
99 lire per il finanziamento del terremoto del Friuli del 1976.
75 lire per il finanziamento del terremoto dell’Irpinia del 1980.
205 lire per il finanziamento della guerra del Libano del 1983.
22 lire per il finanziamento della missione UNMIBH in Bosnia Erzegovina del 1996.
0,020 euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranvieri del 2004.
0,0089 euro per il finanziamento della ricostruzione in Liguria e Toscana dopo le alluvioni.

(l'ultima voce è l'unica che potremmo accettare..)

Anche un neofita può facilmente capire che nel momento in cui svaluteremo (poniamo 25%) la nostra moneta, quindi quando torneremo alla valuta sovrana, il costo della materia prima aumenterà del 25%.

Un litro di benzina oggi costa in media 1,850€ al litro, il diesel 1,750€ al litro; se scomponiamo il prezzo troviamo che le materie prime incidono per il 35% quindi un litro di benzina al netto delle imposte costa circa 0,647€ al litro e il diesel 0,612€ al litro, dopo la svalutazione un litro di benzina costerebbe 0,809€ eil diesel 0,765€ al litro. 
Vi sembra una differenza mostruosa?
Non vi sembra che lo Stato avrebbe, anche in caso di aumento incontrollato della materia prima, ampissimo spazio di manovra sulle imposte? (p.s. a luglio aumenterà al 23% l'IVA... remember)

E anche il parente è sistemato.

Andrea Visconti


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